La preghiera per Nella

08.10.2021 – G. Mariani –

Nella aveva un rapporto con la preghiera di estrema spiritualità, felicità, conforto, riflessione, crescita, domanda, aiuto. Una continuità e un nutrimento per le sue giornate che non subiva mai rimandi, interruzioni.
Non era mai il disperato tentativo di chiedere aiuto quando la fatica della vita lanciava SOS. E Nella, nella sua vita ha percorso territori dove il dolore, la malattia, e fatti che all’apparenza non avevano alcuna soluzione, impossibili solo da immaginare e sopportare, perché colpivano i suoi figli, suo marito. La sua vita! Non l’abbiamo mai sentita dire: “non ne posso più”. Si rivolgeva a Dio con umiltà per chiedere solo la Sua vicinanza, la sua parola. “Sia fatta la Tua volontà”. Ed aggiungeva “perdonami per la mia debolezza e la mia fragilità, ma il dolore è veramente grande”. Nella non esprimeva solo il bisogno impellente, non rimandabile, intenso. Cose grandi, problemi giganteschi, che superavano le sue forze e quindi come ultima istanza e porto di salvezza non restava che chiedere aiuto a Colui, che solo Lui, può.   No! Nella condivideva il suo dolore, la sua afflizione con Dio. Il Suo amico. Sapeva della Sua bontà, sentiva la Sua presenza, la Sua forza. Nella sapeva che il suo “amico” non l’avrebbe lasciata mai sola. Non era un urlo di dolore nel deserto della disperazione. Era solo la preghiera! La presenza. La testimonianza di una speranza e di una fede profonda ed eroica di una donna che sa perfettamente e consapevolmente di essere amata.
E per questo pregava con le lacrime amare della sofferenza per ringraziare dei doni che aveva ricevuto e che sapeva con responsabilità matura che doveva condividere con tutti. Questa è Nella!
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